Quando si comincia a arrangiarsi con qualche lavoretto in legno, capita spesso di aver bisogno di realizzare delle antine (come qui): frequentando dei forum dedicati alla falegnameria, si vedono tante belle realizzazioni, che però spesso richiedono una certa attrezzatura (fresatrice da 12 mm montata a banco per utilizzare gli appositi kit per antine, o la toupie) che non sempre noi neofiti possediamo... e allora come si fa?
Ci si arrangia con quel che si ha sottomano per realizzare qualcosa alla portata della nostra (per ora) limitata esperienza: cosi è stato per me, con quelle che ho chiamato antine "francescane", non tanto per il loro stile (comunque molto semplice) ma soprattutto per la "povertà" dell'attrezzatura necessaria: in pratica una piccola fresatrice (6/8 mm) e 3 frese molto comuni, cose che più o meno tutti i neofiti possiedono e sanno usare.
Antina (Door) |
Con la speranza che possa tornare utile, vi racconto come le realizzo: le foto non sono un granché, fatte con un telefonino diversi anni fa...
continua con altre foto...
I materiali
Nell'esempio riportato, lo specchio delle antine è realizzato con lamellare di abete da 14 mm, con altezza e larghezza di 10 mm maggiore delle dimensioni della specchiatura interna.
La cornice invece è fatta con listelli di pino o abete alto 20 mm e largo 40 o 50 mm, di lunghezza uguale ai 4 lati (essendo uniti a 45 gradi).
Le misure possono variare leggermente, basta adattarle al materiale a disposizione ricalcolando di conseguenza le fresature da fare.
Può essere utilizzato per lo specchio, con ottimi risultati, anche del listellare nobilitato, accoppiato a listelli della stessa essenza o "compatibile": ad esempio ne ho realizzate diverse con listellare impiallacciato tanganika e listelli in bahia.
L'attrezzatura
Le antine, come dicevo, sono realizzate utilizzando la mia fida fresatrice cinesina da 6-8mm usata a mano (se poi l'avete a banchetto tanto meglio), con tre frese molto comuni:
1) fresa con cuscinetto per arrotondare, raggio 6.3 o minore (dipende dal gusto personale)
2) fresa a candela da 6 mm (o a disco); se ci si arrangia facendo più passate, vanno bene anche se di misure inferiori
3) fresa a candela 20 mm o giù di li: più è grande meglio è, ma si può usare al limite anche quella precedente (anche a disco va bene)
Per tagliare i listelli ho usato una troncatrice, ma anche a mano con un banale tagliacornici si fa tranquillamente; per gli specchi la cosa più semplice è farseli tagliare già a misura nei vari brico, se non si ha attrezzatura adatta.
Per levigare, basta qualsiasi levigatrice oppure olio di gomito...
Realizzazione
Inizio arrotondando i due lati della faccia superiore dei listelli della cornice con la prima fresa, generalmente lasciandoli un po' più lunghi (si può anche fare il listello intero e poi tagliarlo, se più comodo).
Monto poi la seconda fresa e faccio una scanalatura profonda 6 mm sul lato interno dei listelli (qui diventano alquanto comode le aggiunte fatte alla fresatrice), in modo che la scanalata inizi esattamente a 14mm dal lato posteriore di questo (o meglio, la misura esatta dello specchio): guardando la successiva foto dovrebbe essere più chiaro.
Passo poi a creare l'incastro sullo specchio con la terza fresa, profondo 5 mm e alto nel mio caso 8 mm (14 mm dello specchio meno i 6 mm del canale sulle cornici), avendo cura di farlo sul lato peggiore del legno.
Incastro Antina (Joint Door) |
Così facendo, il retro dell'antina sarà completamente piatto.
Passo ad assemblare il tutto con colla vinilica, incastrando man mano la cornice sullo specchio (con un filo di colla) e incollando le teste dei listelli, morsettandoli come si può (io spesso uso un morsetto a cinghia). Se l'antina non deve sopportare particolari sforzi, può anche andare bene cosi (al limite si può mettere un chiodino): altrimenti, spine o lamelli (ne riparleremo affrontando la versione a vetri di queste antine).
Se serve, faccio anche i fori per le cerniere.
Montaggio Antina (Door assembly) |
Nell'esempio qui sopra ho provato a mordenzare tutto prima, ma alla fine è meglio farlo dopo l'assemblaggio, cosi da poter usare un po' di santa carta vetrata per correggere eventuali imperfezioni: basta stare attenti che la colla non trasbordi, senno' il colore non attaccherà.
Inizio spennellando con acqua il tutto, levigando poi il pelo alzato con carta 120; passo poi a mordenzare con un impregnante ad acqua color "noce antico", con successiva levigatura leggera con carta 180; infine, finisco con un paio di mani di vernice per parquet, sempre all'acqua, con cui riesco a ottenere anche a pennello una superficie bella liscia (a condizione di operare perfettamente in orizzontale) e resistente (dopo la prima, una passata di carta 2000). Naturalmente, è solo un'esempio: si può finire a proprio piacere...
Risultato
Riporto ora le (pessime) foto di alcune delle antine realizzate...
Questo è il frontale di un cassettone, lo stesso della foto precedente:
Cassettone (Dresser) |
Questa è la porta di una piccola dispensa in cucina, circa 200 x 60 cm:
Porta Dispensa (Pantry Door) |
Questo è il retro della stessa: come si può vedere (poco), è completamente liscio:
Retro Porta Dispensa (Back Pantry Door) |
Questo proposto non è certo il miglior sistema (ammesso che ce ne sia uno) per realizzare delle antine, però permette di realizzare semplici ma valide e piacevoli antine con poca attrezzatura e un po' di manualità.
Ne esiste anche la versione vetrata, ma questa è un'altra storia...
M&M
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