martedì 16 ottobre 2012

Antine "francescane"

Buongiorno a tutti!

Quando si comincia a arrangiarsi con qualche lavoretto in legno, capita spesso di aver bisogno di realizzare delle antine (come qui): frequentando dei forum dedicati alla falegnameria, si vedono tante belle realizzazioni, che però spesso richiedono una certa attrezzatura (fresatrice da 12 mm montata a banco per utilizzare gli appositi kit per antine, o la toupie) che non sempre noi neofiti possediamo... e allora come si fa?

Ci si arrangia con quel che si ha sottomano per realizzare qualcosa alla portata della nostra (per ora) limitata esperienza: cosi è stato per me, con quelle che ho chiamato antine "francescane", non tanto per il loro stile (comunque molto semplice) ma soprattutto per la "povertà" dell'attrezzatura necessaria: in pratica una piccola fresatrice (6/8 mm) e 3 frese molto comuni, cose che più o meno tutti i neofiti possiedono e sanno usare.

Antina
(Door)


Con la speranza che possa tornare utile, vi racconto come le realizzo: le foto non sono un granché, fatte con un telefonino diversi anni fa...

continua con altre foto...
I materiali

Nell'esempio riportato, lo specchio delle antine è realizzato con lamellare di abete da 14 mm, con altezza e larghezza di 10 mm maggiore delle dimensioni della specchiatura interna.
La cornice invece è fatta con listelli di pino o abete alto 20 mm e largo 40 o 50 mm, di lunghezza uguale ai 4 lati (essendo uniti a 45 gradi).
Le misure possono variare leggermente, basta adattarle al materiale a disposizione ricalcolando di conseguenza le fresature da fare.
Può essere utilizzato per lo specchio, con ottimi risultati, anche del listellare nobilitato, accoppiato a listelli della stessa essenza o "compatibile": ad esempio ne ho realizzate diverse con listellare impiallacciato tanganika e listelli in bahia.

L'attrezzatura

Le antine, come dicevo, sono realizzate utilizzando la mia fida fresatrice cinesina da 6-8mm usata a mano (se poi l'avete a banchetto tanto meglio), con tre frese molto comuni:
1) fresa con cuscinetto per arrotondare, raggio 6.3 o minore (dipende dal gusto personale)
2) fresa a candela da 6 mm (o a disco); se ci si arrangia facendo più passate, vanno bene anche se di misure inferiori
3) fresa a candela 20 mm o giù di li: più è grande meglio è, ma si può usare al limite anche quella precedente (anche a disco va bene)

Per tagliare i listelli ho usato una troncatrice, ma anche a mano con un banale tagliacornici si fa tranquillamente; per gli specchi la cosa più semplice è farseli tagliare già a misura nei vari brico, se non si ha attrezzatura adatta.

Per levigare, basta qualsiasi levigatrice oppure olio di gomito...

Realizzazione

Inizio arrotondando i due lati della faccia superiore dei listelli della cornice con la prima fresa, generalmente lasciandoli un po' più lunghi (si può anche fare il listello intero e poi tagliarlo, se più comodo).

Monto poi la seconda fresa e faccio una scanalatura profonda 6 mm sul lato interno dei listelli (qui diventano alquanto comode le aggiunte fatte alla fresatrice), in modo che la scanalata inizi esattamente a 14mm dal lato posteriore di questo (o meglio, la misura esatta dello specchio): guardando la successiva foto dovrebbe essere più chiaro.

Passo poi a creare l'incastro sullo specchio con la terza fresa, profondo 5 mm e alto nel mio caso 8 mm (14 mm dello specchio meno i 6 mm del canale sulle cornici), avendo cura di farlo sul lato peggiore del legno.

Incastro Antina
(Joint Door)

Così facendo, il retro dell'antina sarà completamente piatto.

Passo ad assemblare il tutto con colla vinilica, incastrando man mano la cornice sullo specchio (con un filo di colla) e incollando le teste dei listelli, morsettandoli come si può (io spesso uso un morsetto a cinghia). Se l'antina non deve sopportare particolari sforzi, può anche andare bene cosi (al limite si può mettere un chiodino): altrimenti, spine o lamelli (ne riparleremo affrontando la versione a vetri di queste antine).

Se serve, faccio anche i fori per le cerniere.

Montaggio Antina
(Door assembly)
Finitura

Nell'esempio qui sopra ho provato a mordenzare tutto prima, ma alla fine è meglio farlo dopo l'assemblaggio, cosi da poter usare un po' di santa carta vetrata per correggere eventuali imperfezioni: basta stare attenti che la colla non trasbordi, senno' il colore non attaccherà.

Inizio spennellando con acqua il tutto, levigando poi il pelo alzato con carta 120; passo poi a mordenzare con un impregnante ad acqua color "noce antico", con successiva levigatura leggera con carta 180; infine, finisco con un paio di mani di vernice per parquet, sempre all'acqua, con cui riesco a ottenere anche a pennello una superficie bella liscia (a condizione di operare perfettamente in orizzontale) e resistente (dopo la prima, una passata di carta 2000). Naturalmente, è solo un'esempio: si può finire a proprio piacere...

Risultato

Riporto ora le (pessime) foto di alcune delle antine realizzate...

Questo è il frontale di un cassettone, lo stesso della foto precedente:

Cassettone
(Dresser)
In effetti, grazie al fatto che il rovescio è completamente liscio, con questo sistema si possono realizzare ottimi frontali per cassetti.

Questa è la porta di una piccola dispensa in cucina, circa 200 x 60 cm:

Porta Dispensa
(Pantry Door)
Il sistema funziona anche su dimensioni importanti: grazie alla stabilità del lamellare (o listellare), non ci sono grossi problemi causati dai movimenti del legno, malgrado specchio e cornice siano incollati.

Questo è il retro della stessa: come si può vedere (poco), è completamente liscio:

Retro Porta Dispensa
(Back Pantry Door)
Conclusioni

Questo proposto non è certo il miglior sistema (ammesso che ce ne sia uno) per realizzare delle antine, però permette di realizzare semplici ma valide e piacevoli antine con poca attrezzatura e un po' di manualità.

Ne esiste anche la versione vetrata, ma questa è un'altra storia...


M&M

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